Cripta del Santuario del Sacro Monte di Varese:
Cripta del Santuario del Sacro Monte di Varese: GLI INTERVENTI STRUTTURALI
Tra le operazioni volte alla riapertura della Cripta del Santuario del Sacro Monte di Varese si sono svolti gli interventi di carattere strutturale diretti dall'Ing. Lorenzo Jurina.

Nel 1930 il Cardinale Schuster aveva sostenuto un intervento di salvaguardia della staticità delle volte della cripta attraverso la messa a punto di due travi in acciaio sostenute da sei tozzi pilastri in muratura, responsabili di una poca visione d'assieme del sacello.
L'obiettivo progettuale contemporaneo è stato dunque quello di rimuovere le vecchie travi, in favore di una soluzione più snella, senza considerare lo spostamento della struttura sovrastante.
  • La prima soluzione prevedeva una "rete strutturale" in cavi inox post-tesati al di sotto dell'altare. Si trattava di costruire un anello di contrasto in cemento armato, al di sotto del pavimento. Si sarebbero realizzate delle perforazioni di piccolo diametro ad andamento parabolico.
    Nelle gallerie così ottenute si sarebbero introdotti dei cavi in acciaio inox protetti da una guaina, trovati in contrasto con l'anello.
  • Alla precedente, è stata preferita una soluzione alternativa, che mantenesse le stesse caratteristiche, ma che risultasse più semplice dal punto di vista realizzativo. Era previsto l'utilizzo della fascia di terreno tra altare e cripta, l'esecuzione per piccoli cantieri ripetuti con l'obiettivo di monitorare i risultati raggiunti ed un intervento di tipo attivo, capace di effetturare un trasferimento di carico tra la vecchia e la nuova struttura, prima della demolizione dei pilastri in muratura.
  • L'ultima soluzione, quella scelta,prevedeva, invece, la rimozione dei pilastri in muratura e delle travi attraverso delle puntellazione metalliche, da affiancare alle colonne lapidee già esistenti, con lo scopo di formare una sorta di struttura a "gazebo", volta a sgravarne i carichi e consentire l'eliminazione delle barriere architettoniche presenti. La geometria della struttura è stata studiata per evitare la copertura delle colonne in pietra, permettendo di intravedere l'originaria struttura.
In merito a ciò, il sito web dell'ing. Jurina offre la visione di un interessante documentario illustrativo con l'obiettivo di rendere tangibili le operazioni portate a termine.


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