L’intervento di restauro conservativo, di valorizzazione e adeguamento della cripta
L’intervento di restauro conservativo, di valorizzazione e adeguamento della cripta LA RELAZIONE DESCRITTIVA
L’Intervento di restauro conservativo, valorizzazione e adeguamento della Cripta del Santuario di Santa Maria del Monte a Varese si è posto come obiettivo principale la restituzione al pubblico della Cripta del Santuario del Sacro Monte di Varese. L’intervento ha permesso di rendere fruibile questo spazio sacro, e ha previso la realizzazione di un complesso di opere atte a consolidare le volte della Cripta, rimuovendo le strutture di presidio inserite negli anni Trenta del Novecento.
Il desiderio di prendersi cura di questa fonte di ricchezza è stato possibile grazie al coinvolgimento di diverse figure professionali coordinate dall’Architetto Gaetano Arricobene, nella qualità di progettista e coordinatore delle figure specialistiche.
Dopo una prima fase di protezione degli affreschi, atta a preservarli durante la fase di realizzazione delle opere di consolidamento, si è potuto procedere all’effettivo restauro degli stessi.
Le operazioni attuate si possono sintetizzare in cinque azioni particolari:

1-     Indagine archeologica
2-     Consolidamento strutturale
3-     Realizzazione di un nuovo impianto elettrico e di illuminazione
4-     Realizzazione di un impianto di climatizzazione
5-     Restauro delle superfici decorate e dall’affresco ritrovato

In fase progettuale si è poi elaborato un Piano di Conservazione Programmata, che ha permesso una programmazione maggiormente consapevole degli interventi manutentivi necessari. Inoltre, in accordo con gli organi di Tutela preposti, si è deciso di integrare al progetto ulteriori quattro azioni:

La prima corrisponde all’approfondimento dello scavo archeologico all’interno del corridoio di accesso alla Cripta, scavo incentivato dal ritrovamento di strutture architettoniche e reperti archeologici sotto il livello pavimentale.
La seconda azione ha visto la realizzazione di una passerella realizzata proprio al di sopra della zona interessata all’indagine archeologica. La passerella è stata realizzata in acciaio con porzioni di pavimento in legno e inserti di cristallo, in corrispondenza dei reperti, al fine di poterli osservare.
La terza azione corrisponde alla modifica degli impianti elettrici e meccanici, che avrebbero rischiato di celare le strutture ritrovate.
La quarta azione corrisponde alla divulgazione dei risultati conseguiti con il progetto in oggetto.

L’attesa e l’interesse suscitato da questo evento ha avuto un grande impatto, tanto a livello locale quanto a livello regionale. Infine, il Piano di Conservazione Programmata, fornisce un valido supporto alla Proprietà nella gestione del processo conservativo e di tutela del suto, anche alla luce del suo riconoscimento come Patrimonio dell’Umanità.


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