Un'opera del Museo Baroffio al Mart di Rovereto
MOSTRA "SURREALISMI"
Dal 12 luglio un'opera del Museo Baroffio del Sacro Monte è esposta al MART, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.
Si tratta dell'opera di Romano Parmeggaini "Maternità, un paesaggio per me?".
L'opera è esposta nella mostra SURREALISMI, aperta dal 12.07 fino al 20.10.2024, a cura di Denis Isaia e da un’idea di Vittorio Sgarbi.
In occasione del centenario del Movimento surrealista il Mart ha deciso di dedicare una rassegna all’arte fantastica in Italia. Come la storiografia ha più volte evidenziato, l’arte italiana è estranea al Movimento surrealista, la cui invenzione e maturazione avviene oltralpe sotto la guida di André Breton, eppure si deve allo stesso Breton l’individuazione di due preziosi antecedenti al Movimento nell’opera di Giorgio de Chirico e Alberto Savinio, inconsapevoli predecessori di una pittura volta ai luoghi più reconditi dell’anima o alle vette dell’immaginazione e del sogno.
Dal 12 luglio un'opera del Museo Baroffio del Sacro Monte è esposta al MART, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.
Si tratta dell'opera di Romano Parmeggaini "Maternità, un paesaggio per me?".
L'opera è esposta nella mostra SURREALISMI, aperta dal 12.07 fino al 20.10.2024, a cura di Denis Isaia e da un’idea di Vittorio Sgarbi.
In occasione del centenario del Movimento surrealista il Mart ha deciso di dedicare una rassegna all’arte fantastica in Italia. Come la storiografia ha più volte evidenziato, l’arte italiana è estranea al Movimento surrealista, la cui invenzione e maturazione avviene oltralpe sotto la guida di André Breton, eppure si deve allo stesso Breton l’individuazione di due preziosi antecedenti al Movimento nell’opera di Giorgio de Chirico e Alberto Savinio, inconsapevoli predecessori di una pittura volta ai luoghi più reconditi dell’anima o alle vette dell’immaginazione e del sogno.
Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Alberto Martini, Arturo Nathan, Enrico Prampolini,
Gianfilippo Usellini, Arturo Nathan, Leonor Fini, Fabrizio Clerici, Stanislao Lepri, Eugene
Berman, Enrico d’Assia, Enrico Colombotto Rosso, Italo Cremona, Gustavo Foppiani,
Giordano Falzoni, Carlo Guarienti, Lorenzo Alessandri, Claudio Costa, Guido Biasi, Sergio Vacchi, Ponte Corvo, Romano Gazzera, Adelchi Riccardo Mantovani, Romano Parmeggiani, Enrico Allimandi e Abacuc sono solo alcuni dei protagonisti di questa rassegna.
L'opera del Museo Baroffio compare vicino ad altri grandi nomi del panorama artistico internazionale a dimostrazione dell'importanza della collezione voluta da Mons. Pasquale Macchi al Sacro Monte di Varese. Collezione che è frutto della straordinaria apertura della Chiesa di Papa Paolo VI all'arte contemporanea.
L'OPERA IN PRESTITO
E' una tecnica mista su tavola delle dimensioni di 80 x 100 cm. Solitamente esposta nella sala del Museo Baroffio dedicata all'arte contemporanea, è data al 1975. Opera di Romano Parmeggiani, nato a Venezia nel 1930 e morto a Santorso nel 2002. L'opera rappresenta una maternità: nel cielo è sospeso una sorta di guscio spezzato nel quale compare la Madonna con in braccio il Bambin Gesù. Il tutto inserito in un panorama desertico e prospettico dove spiccano i profili di Santa Maria dei Miracoli e Santa Maria della Salute.
L'opera del Museo Baroffio compare vicino ad altri grandi nomi del panorama artistico internazionale a dimostrazione dell'importanza della collezione voluta da Mons. Pasquale Macchi al Sacro Monte di Varese. Collezione che è frutto della straordinaria apertura della Chiesa di Papa Paolo VI all'arte contemporanea.
L'OPERA IN PRESTITO
E' una tecnica mista su tavola delle dimensioni di 80 x 100 cm. Solitamente esposta nella sala del Museo Baroffio dedicata all'arte contemporanea, è data al 1975. Opera di Romano Parmeggiani, nato a Venezia nel 1930 e morto a Santorso nel 2002. L'opera rappresenta una maternità: nel cielo è sospeso una sorta di guscio spezzato nel quale compare la Madonna con in braccio il Bambin Gesù. Il tutto inserito in un panorama desertico e prospettico dove spiccano i profili di Santa Maria dei Miracoli e Santa Maria della Salute.
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