Il tempo dell'Avvento 2024
UN'OPERA D'ARTE ALLA SETTIMANA PER RACCONTARE LA NATIVITÀ
SESTA DOMENICA DI AVVENTO - DOMENICA 22 DICEMBRE
QUINTA DOMENICA DI AVVENTO - DOMENICA 15 DICEMBRE
Questa settimana, parliamo della scultura moderna custodita al Museo Baroffio, il cui autore è Romano Rui, intitolata Maternità. Sebbene il titolo sia semplicemente "Maternità", è evidente lo stilema stilistico che mette la scultura in relazione all'iconografia della Madonna del Latte. La Panaghia Galaktotrophousa fu rappresentata fin dall'epoca bizantina come la Madre di Dio con il Bambino sulle ginocchia. In questa variante, il bambino non viene allattato, ma guarda serenamente intorno a sè. Romano Rui (1915-1977) fu uno scultore e ceramista italiano. Fu allievo di Leone Lodi e poi, all'Accademia di Brera, di Francesco Messina, dove poi divenne lui stesso insegnante. Scolpì diverse opere a carattere religioso in Lombardia, che spiccano per il carattere moderno delle delicate figure.
QUARTA DOMENICA DI AVVENTO - DOMENICA 08 DICEMBRE
L'opera che abbiamo scelto per la quarta domenica di avvento è un reperto lapideo del Santuario, una Madonna del Latte in marmo di Candoglia risalente all'ultimo quarto del secolo XV. Rappresentata in una cornice, Maria allatta il Bambino, che in quest'opera sta già crescendo. Il delicato volto della Madonna, incorniciato da un velo, la capigliatura arricciata di Gesù e le pieghe dell'abito mostrano un naturalismo che avvicina lo stile quest'opera all'arte Rinascimentale. La Madonna mantiene, allo stesso tempo, la classica frontalità delle icone bizantine, sospendendo la composizione a metà tra le epoche. È ora possibile ammirare quest'opera al Museo Baroffio.
SESTA DOMENICA DI AVVENTO - DOMENICA 22 DICEMBRE
La Madonna con Bambino in una ghirlanda di fiori (rose, tulipani, narcisi, anemoni, violette) attribuita a un pittore lombardo-ligure dell’ambito di Gioacchino Assereto (Genova 1600 – 1649); il dipinto è appaiato con un altro, il San Giuseppe e il Bambino in una ghirlanda di frutti. Le scene sacre entro ghirlande di fiori sono un tema che nell’Europa del Seicento ebbe grande fortuna grazie a pittori fiamminghi. La dolcezza della scen, con la Vergine che volge il viso verso il Bambino, è solo leggermente oscurata dal suo sguardo malinconico, a presagire il futuro del Figlio. L'opera è ora custodita all'interno delle sale del Museo Baroffio ed è parte della collezione di Monsignor Pasquale Macchi.
QUINTA DOMENICA DI AVVENTO - DOMENICA 15 DICEMBRE
Questa settimana, parliamo della scultura moderna custodita al Museo Baroffio, il cui autore è Romano Rui, intitolata Maternità. Sebbene il titolo sia semplicemente "Maternità", è evidente lo stilema stilistico che mette la scultura in relazione all'iconografia della Madonna del Latte. La Panaghia Galaktotrophousa fu rappresentata fin dall'epoca bizantina come la Madre di Dio con il Bambino sulle ginocchia. In questa variante, il bambino non viene allattato, ma guarda serenamente intorno a sè. Romano Rui (1915-1977) fu uno scultore e ceramista italiano. Fu allievo di Leone Lodi e poi, all'Accademia di Brera, di Francesco Messina, dove poi divenne lui stesso insegnante. Scolpì diverse opere a carattere religioso in Lombardia, che spiccano per il carattere moderno delle delicate figure.
QUARTA DOMENICA DI AVVENTO - DOMENICA 08 DICEMBRE
L'opera che abbiamo scelto per la quarta domenica di avvento è un reperto lapideo del Santuario, una Madonna del Latte in marmo di Candoglia risalente all'ultimo quarto del secolo XV. Rappresentata in una cornice, Maria allatta il Bambino, che in quest'opera sta già crescendo. Il delicato volto della Madonna, incorniciato da un velo, la capigliatura arricciata di Gesù e le pieghe dell'abito mostrano un naturalismo che avvicina lo stile quest'opera all'arte Rinascimentale. La Madonna mantiene, allo stesso tempo, la classica frontalità delle icone bizantine, sospendendo la composizione a metà tra le epoche. È ora possibile ammirare quest'opera al Museo Baroffio.
TERZA DOMENICA DI AVVENTO - DOMENICA 01 DICEMBRE
Il Museo Baroffio conserva il disegno di Aldo Carpi intitolato Madonna con il Bambino (1962, tecnica mista su carta, 26 x 20 cm). L'artista, amico del monsignor Macchi e vissuto dal 1886 al 1973, fu allievo di Stefano Bersani, pittore impressionista, e fu studente e poi direttore all'Accademia di Brera. Il quadro, dipinto con gessetti e acquarelli, delinea una scena di amore e cura della Madonna per il bambin Gesù. Colpisce l'umanità e la semplicità di questo gesto, il colore giallo dorato dello sfondo esprime più calore che sacralità e il sorriso di Gesù guarda dritto a noi.
SECONDA DOMENICA DI AVVENTO - DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024
All'interno della Cripta del Santuario è presente un affresco che racconta la Natività: Maria ha appena partorito e riposa non su un trono di grazia, come solitamente è rappresentata, ma su una poltrona verde, per simboleggiare l'umanità di questo momento. Accanto a lei, nell'angolo in basso a destra, troviamo San Giuseppe, le cui dimensioni ridotte ci dicono che è una persona meno importante della Vergine, ma che appartiene comunque alla scena, come osservatore. Gesù bambino è rappresentato due volte ed entrambe le scene hanno un doppio significato: in alto lo troviamo in una mangiatoia, riscaldato dal bue e dall'asino, ma anche avvolto in uno stretto sudario, che rappresenta il momento della morte; in basso lo troviamo accudito da due persone, impegnate a fargli il bagnetto, ma Gesù mostra la mano benedicente, come a voler ricordare anche il momento del Battesimo.
Questi affreschi non rappresentano un particolare valore artistico nel nostro territorio, ma ne rappresentano uno più importante: il valore devozionale, che vogliamo raccontarvi in questo periodo verso il Natale, perché gli affreschi e le opere sono un racconto sempre vivo della storia che rappresentano.
PRIMA DOMENICA DI AVVENTO - DOMENICA 17 NOVEMBRE 2024
Il Museo Baroffio conserva il disegno di Aldo Carpi intitolato Madonna con il Bambino (1962, tecnica mista su carta, 26 x 20 cm). L'artista, amico del monsignor Macchi e vissuto dal 1886 al 1973, fu allievo di Stefano Bersani, pittore impressionista, e fu studente e poi direttore all'Accademia di Brera. Il quadro, dipinto con gessetti e acquarelli, delinea una scena di amore e cura della Madonna per il bambin Gesù. Colpisce l'umanità e la semplicità di questo gesto, il colore giallo dorato dello sfondo esprime più calore che sacralità e il sorriso di Gesù guarda dritto a noi.
SECONDA DOMENICA DI AVVENTO - DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024
All'interno della Cripta del Santuario è presente un affresco che racconta la Natività: Maria ha appena partorito e riposa non su un trono di grazia, come solitamente è rappresentata, ma su una poltrona verde, per simboleggiare l'umanità di questo momento. Accanto a lei, nell'angolo in basso a destra, troviamo San Giuseppe, le cui dimensioni ridotte ci dicono che è una persona meno importante della Vergine, ma che appartiene comunque alla scena, come osservatore. Gesù bambino è rappresentato due volte ed entrambe le scene hanno un doppio significato: in alto lo troviamo in una mangiatoia, riscaldato dal bue e dall'asino, ma anche avvolto in uno stretto sudario, che rappresenta il momento della morte; in basso lo troviamo accudito da due persone, impegnate a fargli il bagnetto, ma Gesù mostra la mano benedicente, come a voler ricordare anche il momento del Battesimo.
Questi affreschi non rappresentano un particolare valore artistico nel nostro territorio, ma ne rappresentano uno più importante: il valore devozionale, che vogliamo raccontarvi in questo periodo verso il Natale, perché gli affreschi e le opere sono un racconto sempre vivo della storia che rappresentano.
PRIMA DOMENICA DI AVVENTO - DOMENICA 17 NOVEMBRE 2024
La tela di Mario Radice esprime tutto l'amore materno della Madonna con il bambino, avvolta da una luce blu che ben descrive la Madre Di Dio con in braccio la "luce del mondo", il Nostro Signore. L'autore, esponente dell'astrattismo italiano, non abbandonò mai la pittura figurativa, soprattutto nei soggetti religiosi. Il forte sentimento religioso dell'artista, che si espresse anche nella progettazione di edifici sacri con l'amico e architetto Cesare Cattaneo, risplende appassionatamente in questo dipinto con cui iniziamo il nostro racconto dell'Avvento.
Potete ammirare l'opera al Museo Baroffio e del Santuario.
Madonna con il Bambino di Mario Radice (Como 1898 - 1987), tempera su tela, cm 19 x 18, donazione Mons. Pasquale Macchi
Potete ammirare l'opera al Museo Baroffio e del Santuario.
Madonna con il Bambino di Mario Radice (Como 1898 - 1987), tempera su tela, cm 19 x 18, donazione Mons. Pasquale Macchi
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